Gocce d’arte per/sul il cambiamento


La poesia, come l’arte in generale, ha il vantaggio di arrivare con una certa immediatezza al dunque, a stimolare certi intuiti, a piantare, a volte, semi, anche lì dove il terreno sembra arrido. Non so se basta l’arte per cambiare, ma di certo può aprire delle porte importanti nel processo di guarigione. Oggi mi è … Continua a leggere Gocce d’arte per/sul il cambiamento

Il mio libro


Questi giorni ho riaperto i sogni nel cassetto, ovvero, se preferite, i cassetti dei sogni. Dopo averli spolverati, ho scelto uno chiamato “pubblicare un libro” e, avendo già scritto questo libro, ho ben pensato di passare all’azione. Così è nato, con parto naturale e grande emozioni, il piccolo libro “La psicologia della creatività”. Come ogni … Continua a leggere Il mio libro

Perché ci sbagliamo su cosa (e quanto) ci piacerà nel futuro?


Nell’articolo precedente – “Cose che ci illudiamo portino la felicità”, ho riportato una serie di cose che pensiamo che ci rendono felici ma in realtà sembra di no (secondo diverse ricerche). Perché succede questo? La risposta viene da una serie di meccanismi della nostra mente: 1. Alcune intuizioni della nostra mente sono completamente sbagliate Un … Continua a leggere Perché ci sbagliamo su cosa (e quanto) ci piacerà nel futuro?

A cosa servono le emozioni?


Avete mai pensato che le emozioni possono avere una loro funzione ben precisa? Io per tanto tempo ho ignorato questo aspetto, per semplice mancanza di informazione. Sono stata educata, come gran parte della mia generazione, in modo informale più che strutturato, che le emozioni sono positive e negative. In effetti, alcune emozioni sono socialmente mal viste, come la rabbia, altre sono indesiderabili, come la tristezza. Eppure nessuno, fino all’università di psicologia, mi ha mai parlato o spiegato per bene cosa fossero le emozioni, per non parlare di cosa farne. L’unica cosa da fare era al massimo inibire qualcuna o nasconderla. Studiando l’analisi transazionale ho scoperto poi che in ogni famiglia ci sono alcune emozioni che non sono gradite e che i bambini imparano, per compiacere ai genitori, a sostituirle con altre che invece sono permesse. Si creano così le cosiddette emozioni parassite, termine che rende bene la loro posizione: emozioni che si nutrono dell’energia di altre. Per esempio, se nella mia famiglia non è gradita la rabbia ma è permessa la tristezza, imparerò con il tempo che quando sono arrabbiata posso esprimerla mostrando tristezza, altrimenti sarò rimproverata o magari ignorata. Così facendo, quando cambio ambiente, nessuno mi capirà quando sono arrabbiata, forse neanche me stessa, perché oramai questo cambio registro non è nella mia consapevolezza: diventa per me, da quando ho iniziato a farlo e fino adesso, una cosa naturale e automatica, piuttosto confusa, scambiare la rabbia per la tristezza. Continua a leggere “A cosa servono le emozioni?”

“Diventare se stessi” – un libro autobiografico dello psicoterapeuta Irvin Yalom


Di Yalom avevo sentito parlare solo qualche anno fa, da una collega che riportava dei brani, e mi ha subito incuriosita. Ai tempi lessi “La cura Schopenhauer“, tutta d’un fiato, per non dire che in libreria sfogliai vari suoi libri che ho messo in lista di lettura, come per esempio “Il senso della vita” oppure “Guarire d’amore“.

Diventare se stessi” è un libro autobiografico dello psicoterapeuta e psichiatra Irvin Yalom. Per me come psicoterapeuta ma anche come persona, così come – penso – anche per i lettori non di professione – è interessante seguire Yalom nel suo lato umano, nelle sue esperienze, dall’ideazione alla realizzazione delle idee, rimanendo testimoni sia delle sue vulnerabilità che dei suoi pregi. Continua a leggere ““Diventare se stessi” – un libro autobiografico dello psicoterapeuta Irvin Yalom”

I cinque linguaggi dell’amore


Molte coppie sposate si disgregano e molte relazioni finiscono in incomprensioni quando i partner capiscono che l’altro non lo capisce, lo riconosce o risponde alle sue aspettative. Spesso è la mancanza di comprensione della lingua in cui parla il nostro partner, in quei casi in cui i sentimenti esistono ma non sono espressi all’altro nel modo appropriato.

Siamo così diversi e la scoperta della nostra diversità, lo stadio tipico di una relazione sentimentale, è un test importante per la sopravvivenza della coppia. Ognuno di noi ha imparato dall’infanzia, dalla famiglia o da altri modelli come dimostrare l’amore: ad esempio, se la ami, devi fare qualcosa per lei. Nel caso di qualcun altro, può essere una dimostrazione di amore solo l’espressione delle emozioni in parole. Ciò che l’amore è per uno non corrisponde al concetto di amore per l’altro. Ecco perché è così importante conoscere la nostra lingua e quella del nostro partner, in modo che possiamo ricevere o dare amore in un linguaggio avvincente.

Nel suo libro, I cinque linguaggi dell’amore, Gary Chapman trova 5 linguaggi principali dell’amore, che hanno, come ogni lingua, i loro dialetti. Continua a leggere “I cinque linguaggi dell’amore”

La relazione tra la capacità di valutazione emotiva e il burnout negli insegnanti


E’ ormai verificato nella letteratura specialistica che gli insegnanti con una buona capacità di valutare le emozioni (emotion appraisal – costrutto formato dalla percezione e la comprensione delle emozioni), sono meno predisposti alla sindrome di burnout rispetto agli altri. Meno studiati sono stati i meccanismi che stanno alla base di questo fenomeno. Uno studio pubblicato sul Journal of Occupational Health Psychology ha analizzato proprio questi meccanismi. Gli autori hanno ipotizzato che le abilità di valutare le emozioni proprie e quelle degli altri facilitano l’adozione di strategie di fronteggiamento proattive e l’ascolto dei bisogni degli studenti. Queste strategie, antecedenti al momento dell’interazione vero e proprio, aiuterebbero gli insegnanti ad affrontare le situazioni emotivamente sollecitanti al lavoro e quindi a proteggersi dal burnout, dal momento che esse contribuiscono all’aumento dell’autoregolazione, del problem-solving e del rendimento. Continua a leggere “La relazione tra la capacità di valutazione emotiva e il burnout negli insegnanti”

Psicopoesia


Avanzo con cura, lentamente,
lungo un sentiero
che traccio io stessa
passo dopo passo:
per potere tornare
lascio cadere dietro di me
briciole di lettere e di parole.
Sono partita da tanto,
ho terminato
le poche sillabe che m’ero portata
al sacco per provvista.
Per fortuna, ho scoperto
che tutto
può essere trasformato in parole
e ho continuato ad andare avanti
spandendo
le parole di cui mi disfo
come si disfa un vecchio pullover
in grumi di lana infeltrita dal troppo uso….

Da “Un tempo gli alberi avevano occhi” – di Ana Blandiana

poesiaIl non detto, di cui non si conoscono neanche le parole, vive sotto forma di sensazioni e di agiti e, in quanto tale, ci influenza la vita, quello che facciamo, quello che non possiamo fare, quello che pensiamo per spiegarci ciò che ci sta succedendo. Continua a leggere “Psicopoesia”