Ci si dice di mangiare più proteine, mangiare meno proteine, dormire di più, alzarsi prima, ridurre lo zucchero, il lavoro, ecc. Quando si parla di cosa fare per sentirsi meglio, tutto diventa piuttosto confuso. Eppure spesso non prendiamo in considerazione l’importanza dell’impegno.
Se non ci sentiamo impegnati, fare attenzione a quanto dormiamo o a quante proteine mangiamo aiuta ben poco.
L’impegno è sentire che quello che fai conta, influisce su qualcosa di più grande di te e sfrutta i tuoi punti di forza. L’impegno ci aiuta anche ad andare aldilà di noi stessi, ci permette di trascendere i nostri dubbi, le paure e le insicurezze e ci mette in contatto con un senso, con un significato. E non a caso, le persone impegnate si sentono meglio, sono più produttive e hanno molta energia. Ecco tre modi per aggiungere un maggiore impegno alla vostra vita.
Utilizzare i punti di forza
Molte persone non sanno quali sono i loro punti di forza. Alcune neanche pensano di averne qualcuno. E molto spesso si dedicano a certe occupazioni senza mai domandarsi “Questo lavoro mi permette di utilizzare i miei punti di forza?”. Eppure tutti abbiamo punti di forza. Un modo rapido per trovarli è quello di pensare ad un momento passato in cui si sapeva fare bene quello che si stava facendo, e lo si faceva con leggerezza. Se l’attività stessa era un lavoro o un hobby non importa. Ciò che conta è che ci si sentiva forti quando la si stava facendo – che è una delle migliori indicazioni di quando stiamo usando i nostri punti di forza. Si può anche fare il test online Signature Strength Survey (esiste la versione in italiano, selezionando la lingua). Una volta che avete un’idea di quali sono i vostri punti di forza, è importante metterli in pratica nella vita quotidiana. Alcune persone inventano veri lavori intorno ai loro punti di forza, alcune dedicano alcune ore ogni giorno per progetti personali che li mettono in luce, mentre altri fanno tutte e due le cose. E tutte queste persone riportano la stessa cosa: si sentono più vivi.
Fare un lavoro significativo
Chiedetevi se quello che fate migliora la vita degli altri. Se la risposta è no, potrebbe essere il momento di ripensare alla propria direzione. Perché quando colleghiamo il nostro lavoro ad uno scopo più grande – come aiutare gli altri, correggere un’ingiustizia o intraprendere azioni misurabili per risolvere un problema – non ci limitiamo a stare meglio, ma ci sentiamo anche di più in contatto con noi stessi. Quello che facciamo ci influisce profondamente e quando riconosciamo i nostri valori e siamo in grado di metterli in pratica, siamo più autentici.
Condividere la propria esperienza con gli altri
Quando lavoriamo con altre persone verso un obiettivo comune, tendiamo ad essere molto più felici. I frutti di questo tipo di lavoro vanno oltre i risultati esteriori – denaro, potere, fama – e si centrano attorno cose come la relazione, la gratitudine, il lavoro di squadra e l’altruismo. Partecipare ad un’esperienza di gruppo non solo aumenta la felicità, ma diversi studi hanno dimostrato che essa migliora anche le prestazioni. In uno studio, a degli sportivi che giocavano in squadra è stato chiesto di spendere i soldi vinti nelle competizioni o per se stessi o per gli altri. Le squadre assegnate alla condizione “pro-sociale” ha avuto un notevole miglioramento nella loro percentuale di vincita. Sono gli atteggiamenti pro-sociali (io vinco – tu vinci) che tendono ad avere non solo il maggiore impatto sulle nostre prestazioni, ma anche sulla nostra motivazione. Voler aiutare gli altri risulta essere uno dei migliori motivatori – e rappresenta una buona fonte di energia.
Bibliografia:
Anik, L., Aknin, L.B., Norton, M.I., Dunn, E.W., & Quoidbach, J. (2013). Prosocial bonuses increase employee satisfaction and team performance. PloS ONE, 8(9):e75509. Doi: 10.1371/journal.pone.0075509
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